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La Donazione Differita.

La Donazione Differita……ci siamo.

Il tema della donazione differita è stato oggetto di lunga e complessa discussione all’interno delle Associazioni. C’è voluto tempo per comprendere a pieno le motivazioni e le valenze della donazione differita e solo dopo un ampio confronto al nostro interno e dopo una valutazione delle esperienze già maturate in altre Regioni come ad esempio in Sicilia, nelle Marche ed in Emilia Romagna ci sono state le condizioni per un esame definitivo delle problematiche organizzative e delle aspettative quali quantitative connesse all’attivazione del percorso della donazione differita nella nostra Regione. E’ proprio per questo percorso lungo e complesso che oggi le Associazioni del dono del sangue e del plasma della Regione Toscana sono in grado di esprimere con convinzione e con consapevolezza che la donazione differita è un percorso virtuoso ed ineludibile per la realizzazione di un sistema trasfusionale all’altezza delle aspettative di un sistema sanitario di eccellenza come quello toscano e soprattutto sicuro e affidabile per i malati ricoverati nei nostri ospedali.
Con la prima donazione differita si avvia in modo concreto il percorso di donazione periodica e consapevole che vede il donatore e l’Associazione protagonisti in termini di maggiore tutela della salute del donatore stesso e del ricevente, grazie a:

– adeguata informazione;
– educazione alla salute;
– promozione di stili di vita positivi;
– maggiore frequenza di controlli sanitari;
– miglior controllo anche in sede di identificazione e controlli pre e post-donazione;
– massima confidenzialità medico – donatore;
– responsabile auto-esclusione;
– emovigilanza;
– individuazione di eventuali stati “pre-patologici” e monitoraggio dello stato di salute del donatore con azioni preventive;
– migliore programmazione;
– avvio a diverse tipologie di donazione;
– aumento del senso di appartenenza associativa;
– azione di rinforzo sociale positivo su altre persone con cui il donatore interagisce.

Per tutte queste motivazioni la nostra Associazione, insieme alle altre, esprimono adesione al percorso di implementazione della prima donazione differita convinte che si tratti di un percorso culturalmente strategico per garantire la valorizzazione della disponibilità dei cittadini a donare sangue ed emocomponenti, incrementando qualità, sicurezza e programmazione.

Cosa cambierà in definitiva?

La Donazione Differita si articola in due accessi il primo considerato di pre-qualificazione e il secondo di donazione. Gli aspiranti donatori (Candidati Donatori) seguiranno un percorso di donazione differita articolato in:

1. percorso per aspirante donatore che non ha mai donato (Agenda Candidato Donatore) in cui si prevede di dedicare un tempo significativo alla fase di
informazione.
2. percorso di reintegro del donatore che non dona da oltre 24 mesi: reintegro del donatore (Agenda Donazione Sangue – Plasma) che si concentra su un raccordo anamnestico.

L’accesso alla donazione differita è consentito esclusivamente tramite prenotazione di entrambi gli accessi. Il primo accesso per l’aspirante donatore che non ha mai donato verrà organizzato dai Servizi Trasfusionali dedicando almeno 20 minuti per ciascun donatore, in giorni e/o fasce orarie tali da garantire la massima disponibilità ed efficacia nella comunicazione con il donatore (esempio: evitare di incrociare il percorso di donazione, in particolare nei giorni di massima affluenza), e che siano attrattivi per gli aspiranti donatori rispetto alle esigenze locali. Nell’ambito delle possibilità organizzative il Servizio Trasfusionale destinerà alla selezione degli aspiranti donatori medici particolarmente comunicativi. Il primo accesso per il percorso di reintegro del donatore con oltre 24 mesi di inattività prevede esclusivamente una visita standard e gli esami di pre-qualificazione. In occasione del primo accesso il medico selezionatore formula giudizio di idoneità alla donazione e lo registra nel gestionale. Tale dato viene richiamato in occasione di prenotazione in qualsiasi AgenDona ed impedisce di far ripresentare altrove gli aspiranti donatori eventualmente non idonei. Se l’aspirante donatore è valutato idoneo a donare esegue gli esami di pre-qualificazione e quindi viene obbligatoriamente effettuata la prenotazione del secondo accesso che deve essere di norma compreso tra il 7° e il 30° giorno dal primo. Il Servizio Trasfusionale cura di informare l’aspirante donatore idoneo che il giudizio di idoneità del primo accesso dovrà essere confermato in occasione della donazione. L’aspirante donatore i cui esami risultino nella norma riceverà gli esiti degli esami in occasione del secondo accesso in cui, se il giudizio di idoneità verrà confermato rispetto all’anamnesi del periodo intercorso, il donatore effettuerà la donazione (con esecuzione degli esami previsti da legge). Questa modalità organizzativa intende rafforzare il rapporto con il nuovo donatore.  L’aspirante donatore i cui esami di pre-qualificazione siano positivi entra nei protocolli di emosorveglianza (viene riconvocato tempestivamente e attivamente dal servizio trasfusionale) per test verifica e conferma.

Gli esami che vengono eseguiti al primo accesso,  definiti “esami di pre-qualificazione” sono:

• sierologia di screening Qualificazione Biologica
• Gruppo ABO e Rh (non previsto in caso di reintegro donatore)
• Emocromo

Fonti: AVIS Regionale Toscana, Centro Regionale Sangue.

http://www.regione.toscana.it/documents/10180/692027/Toscana_37.pdf/47f442f3-e13b-4111-b5ef-b6eeeec588bc

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